Ed
eccoci a settembre. Dopo la pausa estiva sono riprese le attività: tutte, sia quelle
scolastiche che i lavori consigliari. Qualche “abile” titolista (nostrano)
intitolerebbe: “Settembre: Scuole vs Amministrazione”, riferendosi alla questione
dei finanziamenti alle Scuole FISM di cui magari vi è capitato di leggere nei
giorni scorsi su alcuni mezzi di informazione locali. La questione è spessa: il
Comune di Como eroga da decenni un contributo alle Scuole dell’infanzia della
FISM a sostegno dell’attività svolta a favore dei bambini e delle loro famiglie.
Quest’anno, a causa della difficile situazione economica in cui versano le
casse del Comune (per i noti motivi sia locali che nazionali), la Giunta si è
trovata nella condizione di non poter mantenere invariato il contributo totale
che, diviso per il numero (aumentato) delle sezioni, si è tradotto in una
diminuzione significativa (circa il 35%) di contribuzione per ciascuna sezione.
Immediata la richiesta dei Presidenti delle Scuole Materne a rivedere la
decisione assunta che, ad anno ormai iniziato, avrebbe reso impossibile in
alcuni casi lo svolgimento delle attività; ad essa ha fatto seguito la pronta
disponibilità di Sindaco e ViceSindaco a ridiscutere in Giunta la decisione, andando
a recuperare le risorse dall’avanzo di amministrazione 2011. Il problema, però,
non è risolto, ma solo rimandato: come dividere una torta più piccola per un
numero maggiore di convitati? La solita questione della coperta corta…come
uscirne? Ancora una volta la soluzione è nella condivisione dei problemi e nel
dialogo costruttivo: martedì 18 c.m. alcuni esponenti della nostra Giunta (gli
Assessori Magni, Pusterla e Cavadini, oltre al Sindaco che ha fatto gli onori
di casa) si sono incontrati con i Presidenti delle Scuole FISM di Como per
iniziare una collaborazione che porti ad adottare criteri diversi per la
suddivisione delle minori risorse. Con buona pace di chi non perde l’occasione
per fomentare inutili polemiche, è chiaro che l’Amministrazione non ha nessuna
volontà politica di sminuire il lavoro delle Scuole dell’Infanzia paritarie, di
cui riconosce il ruolo educativo e sociale svolto in città, soprattutto in
alcuni quartieri di periferia, ma le condizioni attuali di gestione delle
risorse costringono a ripensare, insieme, la distribuzione dei finanziamenti. Perché
se il bilancio impone tagli non voluti, la volontà di risolvere le difficoltà
rende possibile l’individuazione di soluzioni nuove, attraverso percorsi
trasparenti di partecipazione. Como sta cambiando passo.
Marco
Tettamanti
Nessun commento:
Posta un commento